Il piacere di avere paure.

Trema, è il momento migliore.


Se credi che avere paura sia segno di debolezza, allora non hai mai provato a vincere. Il tuo cervello è pronto a sostenerti nella performance e ti chiede di fidarti di lui.  La parte «pensante» del cervello dice alla parte «emotiva» se ci si trova di fronte a un falso allarme (e allora si spegne la risposta) o di fronte a un pericolo reale (e allora la risposta continua a essere alimentata). È questo complesso sistema che ha consentito all'uomo di sopravvivere a innumerevoli pericoli nel corso della propria storia. Ed è lo stesso meccanismo che viene attivato di fronte alla prestazione. Sentiti minacciato e non avere paura di difenderti: il tuo corpo è pronto per questo. 

Il piacere di avere paura.

Arrenditi alla paura: sai sopravvivere.

La risposta alla paura inizia in una regione chiamata amigdala. Le amigdale sono due piccole strutture a forma di mandorla situate in profondità nel cervello. Da qui, tutte le volte che ci troviamo di fronte a uno stimolo che è interpretato come minaccia, parte una complessa reazione a catena: vengono rilasciati ormoni dello stress, si attiva una parte del sistema nervoso (il sistema nervoso simpatico) coinvolto in quelle funzioni definite di «attacco o fuga». Il cervello entra in uno stato di allerta, le pupille si dilatano, il respiro accelera. Aumenta anche la frequenza cardiaca, la pressione e il flusso sanguigno. Viene mandato più glucosio ai muscoli, mentre organi non vitali, come il sistema gastrointestinale, vengono messi in uno stato di ridotta attività.